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I 7 Talismani di Roma Antica

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Nell’Antica Roma, ai tempi in cui il Tevere era ancora giovane, si mormorava dell’esistenza di sette magici oggetti: i Pignora Imperii. Sette talismani che garantivano il potere e la salvezza di Roma. Gli oggetti totemici proteggevano la Città Eterna e la difendevano da sempre, e da sempre vegliavano sulla sua egemonia che andava espandendosi in tutto il mondo conosciuto. Tre di questi oggetti erano di origine etrusca, tre di origine greca e uno di origine orientale: la Quadriga d’Argilla, opera del misterioso Vulca; l’Urna Cineraria di Oreste, figlio di Agamennone e suo vendicatore, che identificava Roma come erede della civiltà achea e quindi micenea; gli Ancilia, dodici scudi bronzei simbolo della Roma arcaica, di cui uno si credeva fosse piovuto dal cielo inviato sulla terra dal dio Marte; lo Scettro di Priamo, re di Troia, portato a Roma da Enea come trait d’union tra le due città; il Velo di Iliona, proveniente anch’esso da Troia e il Palladio, terzo e forse più importante oggetto greco che consisteva in una statua in legno di Pallade, amica libica di Atena, forgiata dalla stessa dea e forse originariamente custodita nell’Olimpo. L’ultimo, l’Ago di Cibele, rappresentava uno dei simboli della Grande Madre.
Non esiste una tradizione concorde riguardo questi oggetti magici, quindi il numero dei talismani varia a seconda delle fonti. Ovidio li chiama Pignora Imperii: il termine pignora conduce all’idea di contratto, alla garanzia riguardo la protezione di Roma fino a quando essi fossero rimasti custoditi all’interno della città.

13,20

ID Prodotto: 1347 COD: 978-88-89713-74-7 Categorie: , ,

Claudio Foti

Nato a Roma nel 1967, laureato in giurisprudenza, si occupa da sempre di misteri e esoterismo. Autore di romanzi e vincitore di premi letterari, ha compiuto accurate e approfondite ricerche storiche e sociali sulla Roma dell’anno 1000 (pubblicando il romanzo “Ombre su Campo Marzio” che tratta la giovinezza misterica e esoterica del papa mago Silvestro II) sulla stregoneria e sulla magia e generalmente nei diversi campi dell’occulto. Unisce l’interesse per la ricerca alla passione per la narrazione, da questo connubio nascono storie verosimili ed inquietanti. Nel romanzo-saggio la “Lancia di Longinus” analizza con competenza tutti i passaggi storici della lancia che ha bevuto il sangue di Cristo. Per i suoi romanzi fantasy (premiati all’ex premio Tolkien) ha inventato un linguaggio “nanico”. Ha collaborato con emittenti televisive e radiofoniche, ha esercitato la professione di giornalista e partecipa come giurato ad alcuni premi letterari. Esperto ricercatore, collaboratore di alcune importanti riviste misteriche, Claudio Foti ha una mente che spazia a tuttocampo con l’obiettivo di gettare una luce, il più possibile neutra, sui misteri del nostro pianeta. Maggiori informazioni su www.claudiofoti.com

Genere

Saggistica

Autore

Claudio Foti

Formato

15 X 21

Pagine

128

ISBN

978-88-89713-74-7

Il Codice Voynich


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